Si sa, il marmo esercita ancora oggi un fascino notevole, per la sua capacità di conferire ad un ambiente eleganza e valenza estetica. Il marmo permette di arredare un ambiente con semplicità, con un effetto finale certamente stupefacente. 

Nel bagno, poi, il marmo conferisce austerità ed eleganza anche a bagni arredati con sobrietà, in ambienti piccoli. Dopo anni di oblio, così, il marmo è tornato alla ribalta per il vero e proprio amore che architetti ed interior designer nutrono per questo materiale: il marmo trasforma un ambiente, immediatamente.

Eppure, la bellezza del materiale si scontra spesso con la praticità e la posa in opera: l’architettura del confort è una scuola di pensiero che si sta affermando sempre di più tra i progettisti, proprio per l’assoluta necessità di mettere le esigenze del cliente al centro della progettazione. 

Il marmo, infatti, oltre le indubbie qualità estetiche, ha dei difetti intrinsechi, delle fragilità, che ne rendono complesso l’utilizzo. 

Prima tra tutti la facilità con cui si macchia: è sufficiente l’utilizzo di prodotti di pulizia aggressivi, per rovinare per sempre il materiale. Oppure la non impermeabilità del materiale, che si può danneggiare facilmente se utilizzato in bagno. Non ultima la difficoltà con cui è posato ed i costi del materiale, spesso proibitivi. Il marmo deve essere posato in lastre di spessore, che, ovviamente sono molto pesanti, sia per il trasporto, sia per il montaggio. 

Dunque, per riassumere, il marmo, nonostante stia ritornando in auge prepotentemente per la sua valenza estetica, ha dei limiti, sia per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del materiale, sia per quanto riguarda le difficoltà (ed i costi) di manutenzione. 

Si sta affermando sempre di più (anche con le presentazioni delle nuove collezioni di piastrelle al Cersaie 2018) un nuovo tipo di piastrella ad effetto marmo. Si tratta di un prodotto esteticamente uguale al marmo, sia per quanto riguarda il disegno, sia per quanto riguarda le caratteristiche “sensoriali” dei materiali, che si presenta al tatto ed alla vista con la medesima capacità riflettente e la medesima levigatura. 

La grande differenza tra la piastrella effetto marmo ed il marmo risiede nella grandi qualità tecniche del materiale: la piastrella effetto marmo garantisce elevate performance tecniche. Il gres porcellanato effetto marmo, infatti, ha degli spessori minimi, quindi è leggero, sia per il trasporto che per il montaggio. Poi è impermeabile, come una normale piastrella: è perfetto per l’utilizzo in bagno. 

Altra qualità risiede nella possibilità di posarlo anche su grandi formati, che permettono di eliminare la tradizionale fuga che caratterizza le piastrelle, fuga nella quale spesso si annida lo sporco, con il brutto effetto di fughe nere. 

Certamente lo sviluppo tecnologico delle aziende produttrici ha permesso di raggiungere dei risultati estetici notevoli: fino a pochi centimetri dalla piastrella è impossibile accorgersi della differenza tra il marmo e la piastrella ad effetto marmo, perché, come indicato in precedenza, oramai le caratteristiche tecniche del materiale sono le stesse (la capacità di riflettere, la levigatura, l’effetto lucido). 

E poi, le ultime collezioni presentate dalle aziende produttrici, hanno una grande varietà di colori, di effetti, di soluzioni, che fanno innamorare i progettisti. 

Per concludere, quindi, la piastrella effetto marmo è una novità straordinaria nel mondo della progettazione di interni, perché permette al cliente finale di utilizzare il marmo (pardon l’effetto marmo) senza i difetti tradizionali del marmo, siano essi difetti tecnici, o difetti legati ai costi. 

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